AUTODROMO
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AUTODROMO

AUTODROMO

Esiste un forte legame che unisce il mondo degli orologi a quello dei motori. Il binomio orologi meccanici e auto sportive è un qualcosa che risveglia desideri e sentimenti della maggior parte degli individui di sesso maschile e non solo. È una combinazione emozionale che ingloba sensazioni visive e sonore. Provate ad immaginare il momento dell’accensione dell’auto: giri la chiave, il quadro elettrico si accende e il motore ruggisce. L’auto prende vita, come quando ruoti la corona di un segnatempo meccanico e la lancetta dei secondi comincia a viaggiare in senso orario. Sono due mondi vicinissimi uniti dalla velocità e dalla voglia di misurarla. Fin dall’introduzione delle corse automobilistiche, l’industria orologiera crea splendidi modelli di ispirazione automotive. Esiste a mio parere un brand che più di tutti incarna questo emozionante connubio: Autodromo. Basato a New York, questo giovane marchio indipendente è stato fondato solo pochi anni fa dal designer Bradley Price. L’idea di Price è creare modelli unici che esprimano lo spirito delle corse automobilistiche del passato, in cui guidare richiedeva una certa dose di coraggio, abilità e stile. Il risultato, secondo me, è grandioso. Gli Autodromo sono orologi contemporanei, tecnicamente all’avanguardia, ma con quel sapore vintage che li rende decisamente affascinanti.

AUTODROMO GROUP B AUTOMATIC

Gli appassionati di Rally e di motorsport ricorderrano sicuramente il periodo che va dal 1982 al 1986. Quattro anni in cui il mondo dei Rally ebbe la sua massima espressione. Gli anni d’oro dell’Audi Quattro, Lancia Delta S4, Peugeot 205 T16 e Ford RS200 che si sfidavano a colpi di cavalli nella categoria Gruppo BIl regolamento permetteva di sviluppare questi bolidi quasi senza limiti e costruire modelli sempre più leggeri e potenti, arrivando a potenze di oltre 600 CV. Lo spettacolo era assicurato, ma la sicurezza purtroppo no. Dopo numerosi incidenti mortali per piloti e spettatori, la FISA (Federazione Internazionale dello Sport Automobilistico) mise fine alle corse di questa categoria.

Questo orologio è un omaggio alle innovazioni tecniche e di materiali di quegli anni. La costruzione infatti è studiata per rendere l’oggetto molto leggero. Il Group B pesa soltanto 52 grammi.

La cassa è composta da una capsula in titanio di 39mm e da uno chassis, con anse integrate, in acciaio. All’interno trova spazio il buon calibro 9015 Miyota.

Questo movimento, prodotto dalla casa Giapponese di proprietà del gruppo Citizen, è un meccanismo di fascia media di 25.9mm di diametro e 3.90mm di spessore. Il 9015 ha 24 rubini, marcia a 28.800 alternanze ed ha un’autonomia di 42 ore a carica completa.

Il Group B è equipaggiato con due cinturini in nylon che sembrano delle vere e proprie cinture racing: uno in grigio e uno in tinta con il quadrante, che possono essere sostituiti senza l’ausilio di utensili. Il dial può essere bianco, blu, giallo e rosso. Nel complesso l’estetica dell’oggetto parla il linguaggio high-tech del design di inizi anni 80, con un quadrante ad alto contrasto ispirato ai tachimetri sportivi.

È un orologio che esprime velocità ed evoluzione tecnica. Le gruppo B erano automobili brutali e pericolose ed Autodromo ne esalta magistralmente le caratteristiche adattandole ad un segnatempo. È un oggetto sportivo sufficientemente grande da avere presenza al polso ed incredibilmente leggero. 39mm di diametro e 9 mm di spessore, mentre il cinturino ha una larghezza di 20mm. Adoro le sue linee squadrate e filanti al tempo stesso, come se l’orologio volesse fendere l’aria. Mi piacerebbe chiedere ad Autodromo se abbiano misurato il CX. Scherzi a parte, l’orologio è veramente bello e rifinito in modo impeccabile. Ogni segnatempo è venduto in un box di alluminio numerato. In Autodromo nulla è lasciato al caso.

Il prezzo di 925$ è una cifra giusta per un orologio che monta il 9015, ma il Group B per dettagli, finiture e materiali è sinceramente di una categoria superiore.

AUTODROMO STRADALE

L’autodromo Stradale è un omaggio alle auto sportive italiane prodotte a cavallo degli anni 50 e 60. Negli anni del miracolo economico Alfa Romeo, Lancia, Maserati e Ferrari diventano il sogno di tutti i giovani nel mondo. Mi piace pensare che Bradley Price, anima e fondatore del brand, si sia innamorato dell’Alfa Romeo guardando il film “Il Laureato” con un giovane Dustin Hoffman a bordo del Duetto. I dettagli dello Stradale richiamano, secondo me, in modo inequivocabile l’Alfa Romeo Giulietta Spider di fine anni 50. L’orologio presenta un quadrante multi strato, come i tachimetri dell’epoca. L’effetto è tridimensionale.

Tra il vetro zaffiro ed il quadrante è presente un anello in vetro trasparente in cui sono disegnate le ore in numeri romani. Guardando l’orologio, si ha quindi una gradevole percezione di profondità data dai tre livelli.

Il cinturino in pelle di 18mm è lavorato artigianalmente per ricordare i lussuosi e colorati sedili dell’epoca.

Il cuore del segnatempo è ancora l’affidabile Miyota 9015 con datario che si vede attraverso il fondello in vetro zaffiro. Lo stradale è offerto con tre diverse combinazioni di quadrante e cinturino: quadrante nero e cinturino borgogna, quadrante bianco e cinturino nero e quadrante crema e cinturino marrone. È un orologio bellissimo, dal design vintage, che non può non solleticare il desiderio degli appassionati di auto d’epoca.

Io adoro soprattutto la versione crema che trovo stupenda per gli accostamenti cromatici. Le proporzioni sono equilibrate: 40mm di diametro per 10.8mm di spessore. Come tutti gli Autodromo, lo Stradale è ben disegnato, ben costruito e ottimamente posizionato a livello di prezzo. Sono sufficienti 875$ per questo oggetto che mescola sapientemente eleganza e sportività.

AUTODROMO – INSTRUMENTS FOR MOTORING

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